Parte II
Comprensione di lettura n. 1 - (8 punti)
Leggi il brano e confrontalo con le frasi. Non tutte le frasi scritte corrispondono al testo. Fai clic con il mouse sull’opzione <VERO> se considerate che la frase corrisponde al testo o fate clic sull’opzione <FALSO> se consideri che la frase non corrisponde al testo.
Avevano fatto una riunione per decidere una quota di stanziamento d’urgenza da dare a una confederazione. La stanza era piena di gente, sistemata in tre file: la prima al tavolo, la seconda a poca distanza dalla prima, attorno al tavolo, e l’ultima stava seduta molto distante dal tavolo, praticamente attaccata alla parete.
Giovanni sosteneva che l’importanza delle file era direttamente proporzionale alla distanza dal tavolo: le ultime contavano di più. Quelli seduti lontano erano un gruppo eterogeneo, statisticamente non rilevabile. Ognuno diceva qualcosa di diverso e lo diceva con voce abbastanza alta, a tratti arrogante e violenta. C’era uno che a ogni proposta rispondeva: «La montagna ha partorito un topolino».
Quelli della fila di mezzo concentravano gli argomenti in due o tre dichiarazioni e quelli intorno al tavolo, vestiti bene, completo fresco-lana blu, esponevano le richieste con linguaggio raffinato, molto convincente. Giovanni pensava: democrazia significa dare a tutti libertà d’espressione, ma forse la democrazia esiste se ogni individuo può incidere sulla comunità di appartenenza.
Bene, ma qui, in questa stanza, le comunità erano davvero troppe, e ogni singolo, a torto o a ragione, voleva incidere. Il paradosso era che (tutti) dichiaravano di operare a nome della collettività nazionale, anche se chi parlava lo faceva chiaramente per conto proprio, o al massimo per conto del suo vicino di casa. Dunque lo stato sembrava scisso in un’infinità di elementi, e la contrattazione era estenuante. In pratica non era possibile capire quante fossero le montagne e quanti i topolini.
Giovanni era vicino al suo capo e come compito doveva prendere appunti. Il suo capo non gli aveva mai rivolto la parola, finché non gli aveva detto con fare confidenziale all’orecchio: «Fai finta di andare a prendere un documento e spegni l’aria condizionata!». Faceva caldo e infatti dopo un poco le richieste erano divenute meno insistenti e una parte di quelli della terza fila avevano cominciato a sudare di brutto e le loro richieste erano diventate sempre più deboli.
(tratto e adattato da A. Pascale, S’è fatta ora, 2006, Roma, Minimum fax, pp. 74-75)